G. CELATI, Studi d’affezione per amici e altri, Quodlibet Compagnia Extra, Macerata 2016

  • Giuseppe Faso

Abstract

In Celati, chi scrive non vale più di chiunque altro; la qualità della letteratura va ricercata nella sua energia, vitalità, tendenza alla dissipazione, a “un senso felice del disperdimento”.I personaggi delle narrazioni di Celati procedono alla deriva, si affidano allo smarrimento, non suggeriscono che l’esperienza che raccontano sia privilegiata. E’ difficile anche usare il termine esperienza a proposito di ciò che si narra qui: manca un’autorità che garantisca il fondamento della finzione, e una direzione che non sia quella fluida delle acque “verso la foce”.“Ogni osservazione ha bisogno di liberarsi dai codici familiari che porta con sé, ha bisogno di andare alla deriva in mezzo a tutto ciò che non capisce, per poter arrivare ad una foce, dove dovrà sentirsi smarrita”.
Published
2016-12-05